Maurizio Mucci Architect


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ex Sardamag

Dopo il fallito tentativo di recuperare la realtà produttiva mediante un piano industriale di privatizzazione dello stabilimento, e la conseguente perdita di posti di lavoro per circa 150 dipendenti, l'amministrazione ha ritenuto opportuno valutare la possibilità di convertire il polo industriale in uno a carattere turistico-ricettivo.
Tale fattibilità è strettamente legata ad una operazione di bonifica del suolo e risanamento ambientale sia dell'area industriale che di quella demaniale dello stagno di Is Pruinis - importante compendio umido naturale recentemente inserito tra i siti di interesse comunitario (NATURA 2000) –
fortemente compromesso dalla presenza di sostanze nocive ed inquinanti dovute, in prevalenza, alle attività dello stabilimento stesso.
La proposta progettuale accoglie in modo sostanziale le principali indicazioni del P.U.C.:
Viene proposto un apposito masterplan d'inquadramento di conversione dell'area a porto turistico-ricettivo; gran parte dell'utilizzazione di tipo terziario nell'attuale Area G3 è connessa all'attività cantieristica; non solo vengono mantenute le destinazioni connesse con le attrezzature esistenti dell'Area G4 ma nella sostanza l'attività portuale viene potenziata in tutti i suoi aspetti quali quelli della cantieristica, del turismo diportistico ma viene proposta anche un’ipotesi di inserimento di strutture per il turismo crocieristico con apposito terminal; viene prevista la nuova viabilità di collegamento tra la ss. n°126 e Via Della Rinascita.

Dal punto di vista del rispetto delle norme del Piano Paesaggistico Regionale va fatto presente che:

Le aree omogenee G3 e G4 individuate dal PUC vengono escluse dalle restrizioni di tutela della Fascia Costiera le Aree (Art. 19, punto 3, PPR);
L'opera di escavazione del nuovo bacino del porto turistico è sicuramente rilevante dal punto di vista d'impatto ambientale ma, data la necessaria opera di bonifica da elementi altamente inquinanti che hanno contaminato fortemente il sottosuolo, va inquadrata e considerata come azione in gran parte necessaria e migliorativa;
va sottolineato che anche l'indicazione del
nuovo tracciato viario previsto nel PUC pressoché interamente collocato nell'area umida dello stagno di Is Pruinis avrebbe delle conseguenze di per sé fortemente impattanti inoltre potrebbe portare come conseguenza a prospettare una futura espansione a sud dell'edificato;
non si ritiene incompatibile la necessità di tutelare la limitrofa Area Protetta di Is Pruinis con l’intervento del nuovo Porto Turistico - che andrebbe a gravare un’area fortemente compromessa dal punto di vita ambientale – anzi si può definire che quest’ultimo possa costituire una delimitazione e costituire una sorta di ampia fascia di rispetto tra l’abitato di Sant’Antioco e l’habitat dello stagno.
per far ciò si rende necessario uno studio preliminare sia di valutazione d’incidenza per la valutazione dell’impatto ambientale di tutto il “Sistema Porto” sia una pianificazione dello stesso mediante un apposito piano di settore concerato tra tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati.





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